Viterbo, la Procura indaga sulla morte di una bimba di 4 mesi


Nella serata del 20 luglio 2016 i Carabinieri del Reparto operativo di Viterbo in collaborazione con i militari della Compagnia di Civita Castellana accertavano la morte di una bambina di quattro mesi di nome Giulia Stavila.

La notizia perveniva dal padre della minore l’ingegnere Ghenadie Stavila, moldavo residente stabilmente in Orte, e all’accesso dei militari dell’Arma, si verificava come causa della morte un possibile annegamento.

Gli indizi lasciano ipotizzare, al momento, una responsabilità della madre della bambina deceduta, Mariana Golovataia, moglie del detto Ghenadie Stavila.

La Procura, informata dai militari, interveniva sul luogo dei fatti con il Magistrato di turno, il dottor Franco Pacifici che ascoltava, nella serata stessa, il padre della minore deceduta e successivamente alla presenza dello psicologo nominato consulente, presso l’Ospedale Belcolle ove era stato ricoverato, il figlio della coppia di cinque anni.

La Signora Ghenadie Stavila, madre della bimba morta, soccorsa e ricoverata presso lo stesso nosocomio, veniva immediatamente sottoposta alle cure del caso, essendosi ipotizzata la possibilità di avvelenamento da assunzione da farmaci. Per tale motivo è stata trasferita, non in pericolo di vita, presso la rianimazione ove è tenuta in sedazione.

Gli accertamenti compiuti nella immediatezza hanno portato a verificare che la Mariana Golovataia è stata sottoposta a cure psichiatriche anche in epoche recenti.

Le indagini stanno proseguendo, direttamente da parte del magistrato titolare e attraverso attività delegate ai Carabinieri di Viterbo, per accertare eventuali responsabilità e ricostruire compiutamente i fatti.

 

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